Allo specchio dell’era Kennedy
Piano terra – Perché Kennedy a Gemona?
“Abitiamo tutti su questo piccolo pianeta.
Respiriamo tutti la stessa aria.
Abbiamo tutti a cuore il futuro dei nostri figli.
E siamo tutti mortali.”
John F. Kennedy
Il sessantesimo anniversario dell’assassinio di John F. Kennedy (29 maggio 1917 – 22 novembre 1963) sta provocando ovunque nel mondo iniziative e riflessioni, segno inequivocabile di una vicenda mai dimenticata. Si tratta di una delle figure storiche del Novecento su cui esistono più libri e studi in rivista, e più reinvenzioni narrative di importanti scrittori e film di importanti registi, e creazioni musicali che trovano una punta in un recente album di Bob Dylan. Evidentemente, comunque la si giudichi, la breve presidenza di nemmeno tre anni ha lasciato un segno inaggirabile. Ma se al periodo della presidenza si aggiunge quello in cui si è delineato il mondo che essa eredita (da Lincoln e la guerra civile fino alle presidenze novecentesche di Wilson, F.D. Roosevelt, Truman, Eisenhower) e di quelle che ne erediteranno i temi (Johnson e Nixon), ci accorgiamo che l’era Kennedy è il punto focale delle vicende che abbiamo vissuto e stiamo vivendo. In particolare il decennio cruciale degli anni Sessanta, la sua vitalità anche estrema e contraddittoria, trova nella presidenza Kennedy e nelle figure la cui vicenda successiva ne ha segnato la tragica fine (in particolare Martin Luther King, Jr. e Robert F. Kennedy) una capacità di porsi domande che è giusto oggi recuperare.


Tutto ciò sollecita questa mostra a essere un utile contributo a tale riflessione, ma non risponde ancora alla domanda: perché una mostra di tale ampiezza proprio a Gemona, una mostra che inaugura il triennale progetto del Comune al Castello di Gemona, sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia?
Il fatto è che la capacità di incontrare tutto il mondo, considerando tutti gli abitatori di questo pianeta come uguali e dando all’orgoglio di essere americani il senso più dialettico possibile, ha ben potuto trovare nella remota Gemona un luogo di particolare sensibilità verso la vicenda kennediana. Non sappiamo se JFK l’avesse mai attraversata ma certo non va sottovalutato che nel 1952 egli, ancora alla Camera dei Rappresentanti e di lì a poco Senatore, avesse visitato Trieste e Gorizia.
A Gemona, dall’indomani dell’assassinio, è nata da parte di due adolescenti, Livio Jacob e Piera Patat, una collezione Kennedy poi costituita a Fondo della Cineteca del Friuli. Esso ha continuato ad arricchirsi fino ad oggi (e continuerà a farlo), e costituisce il nucleo centrale di questa mostra.