Cumieli e Forte di monte Ercole
Un percorso breve ma che offre la possibilità di godere di splendidi panorami da Sella Sant'Agnese, dal monte Cumieli e dal fortino novecentesco di monte Ercole a Ospedaletto rientrando per il laghetto Minisini.
Tracciato e dettagli percorso
Direzioni da seguire
Dalla borgata L'A.S.e.R. si procede lungo una semplice salita sterrata con una pendenza media del 6% che conduce a Sella Sant’Agnese, dove è possibile fermarsi per visitare la chiesetta e dissetarsi presso la fontana. Una volta scollinata la prativa sella, si imbocca la strada in discesa che procede in direzione del monte Cumieli. Il sentiero non presenta particolari difficoltà, a un certo punto però c’è uno strappo in salita di una decina di metri che richiede un minimo di allenamento. Superato questo punto si continua su un divertentissimo single-track che alterna piccoli strappi a velocissime discese fino ad arrivare al forte di monte Ercole, dove è d’obbligo fermarsi per una visita alla scoperta delle gallerie e alla mostra fotografica permanente. Superato il forte, sempre in discesa, ci si dirige verso il laghetto Minisini, girando a sinistra alcuni metri prima di incontrarlo. Qui si presenta una salita breve ma impegnativa che porta sul Troj di Cueste, un single-track che si sviluppa a mezza costa e conduce velocemente a un guado e poi in salita fino a tornare al punto di partenza.
Dettagli
Indicazioni sulla sicurezza
Attenzione a moderare la velocità in alcuni tratti leggermente esposti
Consigli e raccomandazioni aggiuntive
Borgata L’A.S.eR.
L’Associazione Sportiva e Ricreativa di Gemona (A.S.eR.) è un’organizzazione a carattere apolitico senza fini di lucro, con lo scopo di promuovere e realizzare attività e centri permanenti a carattere sportivo e ricreativo su base volontaria e democratica ed organizzare competizioni sportive in genere. Si trova nella borgata di Stalis in via da Fornas 31.
Sella e Chiesetta di Sant’Agnese
Sella Sant’Agnese è un luogo caro ai gemonesi, e non solo, dove poter staccare dalla frenesia della vita quotidiana. Segna il confine naturale tra Gemona e Venzone e ha sempre costituito un punto di transito, soprattutto in passato quando il fiume Tagliamento, esondando, rendeva la piana impraticabile. Una volta raggiunta si è pervasi da una sensazione di pace, e ci si può regalare una sosta sotto il porticato della chiesetta, da dove si ammira un suggestivo panorama. Dedicata a Sant’Agnese, la chiesetta risale al XII secolo e sorge sui sedimi di un tempio pagano eretto sull’antico sentiero celtico. Dalla sella la vista si allarga a nord sul conoide dei Rivoli Bianchi, a sud su Gemona e la piana. A ovest risalta il profilo tondeggiante del monte Cumieli, mentre ad est si staglia la cresta affilata del monte Deneal che dà avvio alla catena del monte Cjampon, con un’eccezionale veduta sulle stratificazioni calcaree; i movimenti provocati da una grande faglia hanno ripiegato gli strati e reso distinguibile sulla parete un enorme “ventaglio”. Tutto intorno alla chiesetta si distendono prati che un tempo erano luogo di pascolo per il bestiame.
Monte Cumieli
mountain bike sul monte Cumieli
Dalla sella si raggiunge il monte Cumieli, il cui ambito è ricco di vestigia antiche e di testimonianze della storia recente. La cima del Cumieli conserva i resti di un castelliere preistorico. Su due propaggini dell’altura vennero eretti, a distanza di secoli, altrettanti fortilizi a protezione del territorio sottostante: uno alla sommità del monte Palombar, sede nell’Alto Medioevo di un castello di cui oggi restano le tracce della torre, e l’altro in corrispondenza del monte Ercole. Il profilo montuoso “a dorso di cetaceo” è la prova tangibile dell’intensa azione erosiva esercitata fino a 10mila anni fa dal ghiacciaio del Tagliamento, che in questo punto raggiungeva i 900 m di altitudine. Sulle ripide pareti rocciose esposte a sud è presente una flora termofila ricca di elementi mediterranei di provenienza orientale. Dalla strada militare che taglia il versante occidentale del Cumieli si possono osservare strati di roccia di un’età compresa tra i 18 e i 70 milioni di anni, a cui si aggiungono tracce fossili e piccole faglie.
Forte di monte Ercole
Forte di Monte Ercole
Il forte di monte Ercole, ancora oggi in buono stato di conservazione, fa parte del complesso difensivo dell’Alto Tagliamento assieme ai vicini forti di Osoppo e del monte Festa. Fu costruito nel 1904 per il controllo della Sella Foredôr, passaggio tra i monti Cuarnan e Cjampon, considerata dai comandi militari una delle zone più importanti a livello strategico. A suo sostegno vennero installate anche delle batterie permanenti sul vicino monte Cumieli e a Sella Sant’Agnese, di cui oggi non esistono resti. Il forte di monte Ercole rappresenta uno dei luoghi più suggestivi della Grande Guerra in Friuli anche grazie alla bellezza della natura di questa zona. Sono visibili delle postazioni di guardia (garitte) e tre grandi costruzioni diroccate, in origine adibite a magazzini ed alloggi per i soldati.
Laghetto Minisini
Poco oltre il confine tra Gemona e Venzone alle spalle di Ospedaletto, incastonato in un armonioso paesaggio di boschi alternati a curate radure prative, il laghetto Minisini rappresenta uno degli ultimi esempi di lago periglaciale in Friuli ed è il maggior bacino naturale delle Prealpi Giulie. Nel lago prevalgono il cariceto e il canneto e sopravvive ancora oggi la vegetazione originaria costituita da ninfee, che fioriscono tra giugno e luglio. Il laghetto è inserito, per le sue caratteristiche ambientali, insieme all’area dei Rivoli Bianchi, in un “Sito di Importanza Comunitaria” (SIC) e nella “Rete Natura 2000”.