La suggestiva via Bini di Gemona del Friuli è dedicata all’omonimo ecclesiastico e storico friulano. Giuseppe Bini che nacque a Varmo (UD) il 22 aprile 1689 e morì a Gemona il 16 marzo 1773.
Presi gli ordini minori nel 1710, divenne sacerdote nel 1712.
Dal 1714 al 1716 visse a Roma come precettore del figlio di Rodolfo Colloredo.
Durante il periodo romano, Bini si consacrò agli studi storici, entrando in contatto con eminenti personalità, tra le quali Giusto Fontanini, allora a Roma, e dal quale si sarebbe poi allontanato, sia culturalmente che ideologicamente.
Una vita dedicata agli studi storici
Rientrato in Friuli, nel 1719 Giuseppe Bini entrò al servizio di Girolamo Colloredo, fratello di Rodolfo e governatore del Ducato di Milano.
Visse a Milano, dove fu in contatto epistolare con Ludovico Antonio Muratori, e brevemente a Vienna, prima di rientrare in Friuli nel 1726. Dal 1727 fu vicario della pieve di Flambro (UD).
Nel 1739 divenne arciprete di Gemona e poi anche vicario generale dell’abbazia di Moggio (UD).
Bini viene ricordato oggi per la trascrizione di documenti d’archivio che costituiscono materiale di primaria importanza per inquadrare la storia friulana del Medioevo ed oltre.
Il grosso di tali documenti si trova ora raccolto in cartolari presso l‘Archivio della Curia Arcivescovile di Udine.
ini venne anche consultato, in veste di consultore della Repubblica di Venezia, per decidere le sorti della sede patriarcale titolare di Aquileia, soppressa infine il 6 luglio 1751.
Testi a cura di Daniele Macuglia
Fonti: Armando Petrucci, “Bini, Giuseppe”, in Dizionario biografico degli italiani, X, Roma 1968; Cristina Moro, “Bini Giuseppe”, in Dizionario biografico dei friulani, II, Udine 2009. Si ringrazia la Dott.ssa Loredana Bortolotti, conservatrice e bibliotecaria della Civica Biblioteca Glemonense, per la consulenza storica.