Anello di
Sant'Agnese
Anello: Lago Minisini, Forte di Monte Ercole, Monte Cumieli e Sella Sant’Agnese
- partenza: CAI 716
- lunghezza: 10.9Km
- dislivello: 412m
- durata: 4h 00m
A sud della borgata di Ospedaletto in Borgo Molino si imbocca una strada sterrata, Via Monte Ercole, che procede tra colli boscosi fino a raggiungere il Laghetto Minisini, incastonato in un armonioso paesaggio formato da boschi alternati da curate radure prative. Il lago rappresenta uno degli ultimi esempi di lago periglaciale in Friuli ed è il maggior bacino naturale delle Prealpi Giulie, dove prevalgono il cariceto e il canneto e dove sopravvive la vegetazione originaria, costituita da ninfee. Il Laghetto è inserito, insieme all’area dei Rivoli Bianchi, per le sue caratteristiche ambientali, in un “Sito di Importanza Comunitaria” (SIC) e nella “Rete Natura 2000”.
Proseguendo sul sentiero ci si ritrova sulla strada militare diretta al Forte di Monte Ercole, che viene presto raggiunto. L’ingresso al fortilizio si apre a sinistra della strada che prosegue incidendo il fianco del Monte Cumieli. Lungo il percorso numerosi sono i punti panoramici sulla valle del fiume Tagliamento, le Prealpi Carniche e l’anfiteatro morenico.
L’ambito è ricco di testimonianze storiche: la cima del Cumieli fu sede di un castelliere, su di una propaggine del Monte Palombâr si conserva il sedime di una torre alto medievale oltre al forte corazzato del Monte Ercole che venne costruito ad inizio del Novecento.
Durante la salita si possono osservare per un lungo tratto gli strati rocciosi che costituiscono il rilievo oltre a tracce fossili. Proseguendo lungo il percorso arrivati ad una selletta il sentiero si dirama in due direzione: una verso il Monte Cumieli e una verso Sella Sant’Agnese.
Dalla cima tondeggiante del Monte Cumieli si domina tutta la piana del Campo di Osoppo-Gemona; a ovest, dove il piano sommitale tende a declinare, è possibile scorgere tra la vegetazione i grandi massi squadrati in pietra risalenti al vecchio castelliere preistorico.
Sella Sant’Angese, da cui si erge l’omonima chiesetta duecentesca, è posta al confine naturale tra Gemona e Venzone e ha costituito nel corso dei secoli un punto di passaggio obbligato quando la piana sottostante non era transitabile a causa delle esondazioni del Tagliamento. I pascoli di un tempo si sono ora trasformati in prati stabili, circondati da carpini e noccioli. Dalla sella la vista si allarga a nord sul conoide dei Rivoli Bianchi, a sud su Gemona e la piana. A ovest risalta il profilo tondeggiante del Cumieli, mentre ad est a stagliarsi è la cresta affilata del Monte Deneal che dà avvio alla catena del Cjampon, con un’eccezionale veduta sulle stratificazioni calcaree: i movimenti provocati da una grande faglia hanno ripiegato gli strati e reso leggibile sulla parete un enorme “ventaglio”.
Lungo la discesa che avviene sul margine settentrionale del cono di deiezione di Gemona si segnala la presenza di uno sperone roccioso detto “Clap da l’Agnel”, che ha avuto origine dalla lenta azione erosiva. Raggiunto il Torrente Vegliato lo si attraversa e si procede lungo la strada via da Fornâs fino all’intersezione con via Vegliato che poi si ricongiunge con via Cjamparis per ritornare al punto di partenza dell’escursione in Borgo Molino.
Note e approfondimenti
LAGO MINISINI
La Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale ha realizzato il documentario video "IL LAGO RITROVATO - Storia, natura e tradizioni del Lago Minisini" che illustra la storia e la natura del Lago Minisini - Gemona del Friuli (UD) l'ambiente circostante e le testimonianze storiche locali.