Percorso Sacro
nel Centro Storico
di Gemona
- Duomo di Gemona dedicato a Santa Maria Assunta
- Chiesa di Santa Maria di Fossale
- Santuario di Sant’Antonio di Padova, il più antico dedicato al Santo.
Nel centro storico di Gemona troviamo alcuni edifici religiosi di grande significato storico e artistico, che meritano una visita approfondita. Si parte dal Duomo, nel cuore della cittadina accanto a Porta Udine, per poi percorrere via Bini e via dei Conti e raggiungere Santa Maria del Fossale. Infine, l’ultima tappa è il Santuario di Sant’Antonio di Padova, che si raggiunge scendendo per circa 600 metri verso il “Parco di Via Dante Alighieri”.
Vista aerea del Duomo di Gemona
Il Duomo di Gemona è un gioiello di architettura gotica del Friuli, tra il cielo aperto e l’aspra montagna, e un esempio di ricostruzione dopo il terremoto. Il Duomo è anche l’anima della comunità cittadina, che tra Due e Trecento vi volle specchiata la sua rilevanza sociale e politica all'interno del Patriarcato aquileiese. In origine il sacro edificio era compreso nel sistema difensivo della più antica cerchia di mura di cui forse ingloba, nei sotterranei, la base di un poderoso torrione.
Gravemente danneggiato dal terremoto del 1976, che provocò il crollo del timpano della facciata e la distruzione totale della navata destra e delle strutture absidali, fu salvato con un’ardita opera di restauro curata dalla Soprintendenza del Friuli-Venezia Giulia. L’interno inoltre custodisce, tra le numerose opere, una fonte battesimale ricavata da un’ara funeraria di epoca romana, il crocifisso ligneo recuperato mutilo dalle macerie del terremoto e simbolo della tragedia e un Vesperbild – una pietà – di scuola germanica del Basso Medioevo. Da non perdere la visita ai vani ipogei, i sotterranei del Duomo con il Sacello di San Michele che conserva affreschi Trecenteschi, l’ossario e i resti della torre antica.
La Chiesa di Santa Maria di Fossale è conosciuta anche con il nome di Santissimo Nome di Maria, si trova dove un tempo c’era un antico fossato difensivo, esterno alla seconda cerchia muraria. Da qui il nome.
Chiesa di Santa Maria di Fossale
La chiesa, originariamente a pianta esagonale, venne costruita tra il 1659 e il 1660 dal nobile Marcantonio Locatello per ospitarvi l’affresco, forse cinquecentesco, raffigurante una Madonna che allatta che era stata protagonista di un miracolo nel 1655: dai suoi occhi si diceva fossero sgorgate delle lacrime. Rifatta ed ampliata nel 1735, la chiesa di Santa Maria del Fossale venne consacrata nel 1744. Come altri edifici della zona fu completamente distrutta dal terremoto del 1976. Venne ricostruita fedelmente tra il 1990 e il 1993. L’opera più antica ed importante della chiesa è il grande Crocifisso ligneo, del XIII o inizi XIV secolo, proveniente dall’oratorio del Crocifisso adiacente e comunicante - prima del 1976 - con la distrutta chiesa di S. Giovanni.
Il Santuario di Sant’Antonio di Padova è tra gli edifici religiosi più importanti della città e di notevole interesse storico-artistico. La tradizione vuole che fu proprio Sant’Antonio nel 1227, durante il suo soggiorno a Gemona, a volere una cappella in onore della Beata Vergine Maria. Il santuario fu consacrato il 15 marzo 1248, diciassette anni dopo la morte del Santo e quindici prima del completamento della Pontificia Basilica Minore di Sant’Antonio da Padova. Proprio per questo Gemona, nel Cammino di Sant’Antonio, è diventata la porta a nord (la porta a sud di questo importante itinerario è a Capo Milazzo, in Sicilia). Il santuario fu distrutto dal terremoto e poi ricostruito con linee architettoniche moderne. L’unico volume recuperato e restaurato è quello del piccolo presbiterio della Cappella del Rosario.