Valentino
Baldissera
Ispettore onorario ai monumenti, Baldissera si occupò anche dei restauri dei dipinti di Pomponio Amalteo all'istituzione del Muso cittadino.
Nel 1891 ottenne la croce di cavaliere del Regno e nel 1893 l’incarico di R. Ispettore onorario ai monumenti per l’area di Gemona, Tarcento e Moggio, conferitogli dai Savoia per i meriti che si era guadagnato nei restauri, nel corso degli anni Ottanta, del soffitto a lacunari dipinti da Pomponio Amalteo, allora posto nella chiesa di S. Giovanni Battista. A lui si deve anche l’idea dell’istituzione di un Museo cittadino per il quale si adoperò indicendo una raccolta fondi e di opere d’arte.
Le sue pubblicazioni furono un centinaio, perlopiù memorie storiche e scritti sui monumenti artistici di Gemona, ancora oggi imprescindibili per chi si accosta a tali ambiti di studio. Nel 2006, nel centenario della morte, gli è stata intestata la Civica Biblioteca Glemonense.
(Notizie desunte dalla voce relativa del Dizionario Biografico dei friulani, redatta da Giuseppe Marini)
photo: ritratto di Don Valentino Baldissera – Museo Civico di Gemona
Aneddoti gemonesi.
La curiosa vicenda delle “Cento e dieci messe per una collezione d’arte”.
Valentino Baldissera, archivista e bibliotecario, e primo ideatore del Museo Civico di Gemona, fu protagonista di una curiosa vicenda, che potremmo intitolare “Cento e dieci messe per una collezione d’arte“.
I fatti: nel 1903, alla morte del pittore Fantoni, detto l’Artist, la sua preziosa collezione di dipinti passò in eredità alla moglie. Da antichi documenti si apprende che “il sacerdote Cav. D. Valentino Baldissera amatore della pittura, e in pari tempo dilettante di essa, fece partecipare alla vedova che se fosse disposta a privarsi della raccolta dei quadri ereditati, egli reciterebbe cento Messe in compenso per il defunto suo Marito, e che il suo scopo sarebbe donarli poi al Municipio per iniziare una raccolta che forse altri benevoli donatori l’accresceranno”.
La vedova accettò la proposta, ma … ad una condizione… che alle cento Messe se ne aggiungessero altre DIECI!!! Destino volle però, che don Valentino Baldissera morì prima di recitare tutte le Cento e dieci messe; a questo punto, per risolvere l’annosa questione, si rese necessario l’intervento del Sindaco d’allora, che si fece carico della cifra necessaria per “compensare” la vedova Fantoni per le messe mancanti.