visit.Gemona

I caroselli mascherati a Gemona.

    La storica iniziativa nata e sviluppata grazie alla comunità gemonese che, con dedizione e migliaia di ore lavorative, è diventata un grande esempio di partecipazione alla vita cittadina.


    1925 – Il carro di Tutankamen mentre sfila in Piazza del Municipio (foto G. Di Piazza, arch. Crapiz-Mazzanti)

    In base alla testimonianza storica di Cesare Sabidussi in uno scritto datato 1904, la sfilata di carnevale a Gemona trova le sue origini proprio tra il 1904 e il 1905.

    Pare che all’inizio del secolo scorso nascesse l’abitudine di fare una festa in maschera durante il carnevale dal fatto che nella stagione invernale molti degli artisti gemonesi soprattutto pittori e decoratori, avevano poco da fare e così, un po’ per passare il tempo, un po’ per divertirsi, magari a spese di qualche collega, prese piede l’abitudine di trovarsi tutti assieme in maschera, in un pomeriggio di fine carnevale, per fare un po’ di chiasso e di baldoria. Un’abitudine questa che sopravvive ancora in alcuni paesi di montagna come ad esempio a Sappada”.

    Cesare Sabidussi – piccole vecchie cronache gemonesi

    Sempre in quel periodo, circa una anno prima, nel 1903, nasceva la Pro Glemona ed è proprio in quegli anni che la pro loco aveva cominciato a portare avanti un suo piano di sviluppo sociale ed economico per Gemona.

    Già a quell’epoca c’era la consapevolezza di quanto fossero importanti i momenti di aggregazione popolare per cementare il senso di comunità.
    Da qui l’inizio di un’epoca d’oro con balli in Castello, proiezioni cinematografiche e le sfilate in costume di Carnevale.

    “Nei primi anni di attività la Pro Glemona aeva fatto propria la tradizione delle mascherate, dapprima caratterizzate da gruppi spontanei in costume, quindi da allestimenti più complessi che per un giorno recuperavano al divertimento anche i carri agricoli trainati da buoi. Fin dal 1905 si può parlare di veri e propri corsi mascherati, che riscossero grande successo ed entrarono nella storia carnascialesca locale grazie a carri famosi. [ I corsi si svolgevano normalmente il pomeriggio di giovedì grasso e si concludevano con un ballo in maschera che la buona società gemonese teneva al Teatro Sociale; ben presto si preferì spostare la festa ad una delle ultime domeniche di Carnevale per consentire una maggiore presenza di pubblico, che raggiungeva Gemona anche con treni speciali. Dopo la parentesi bellica le sfilate ripresero nel 1923 ma il periodo d’oro fu quello degli anni dal 1925 al 1931, quando ai già numerosi gruppi mascherati gemonesi si unirono carri provenienti da Osoppo, San Daniele, Tolmezzo, Venzone, Majano, Buja.”

    1926 – Gruppo Thewanna – il “Cervo Bianco” (Secondo premio a pari merito con Scolastica Osoppo). (arch. A. Antonelli) 

    Memorabile il successo di pubblico dell’edizione del 1929, in cui si registrarono 5000 spettatori paganti.

    1929 – I neri con la Jazz band.

    Nel susseguirsi degli anni e delle edizioni l’entusiasmo venne meno, forse anche per i costi sempre più pesanti e con il 1961 il Carnevale gemonese si prese una pausa.

    Poi negli anni che seguirono alla ricostruzione post sisma si sentì la necessità di riprendere questa tradizione, grazie alla volontà della Comunità Montana del Gemonese, del comune di Gemona e della Pro Glemona, e nel 1985 venne riproposto il Carosello Mascherato Gemonese.


    1985 – Il carro della borgata di Piovega “L’Ospedale San Michele”, primo classificato al Carnevale 1985. (foto B. Londero)


    Un grande lavoro che durò 5 anni con il coinvolgimento anche delle Borgate in prima fila, con carri mascherati che ancora oggi vengono ricordati per la loro bellezza, complessità, e creatività e per cui venivano assegnati premi come i “Mascarins” o, il premio più ambito, il Mascaron opera del grande artista gemonese Carlo Venturini.


    Il “Mascaron”, in bronzo e argento, trofeo assegnato al carro vincitore, realizzato dall’artista Carlo Venturini. (foto O. Martinelli)

    Ritorna il Carnevale a Gemona dopo 33 anni

    Dopo 33 anni oggi la tradizione si rinnova riconfermando l’impegno e la partecipazione di un’intera comunità.

    Domenica 12 marzo, infatti nel centro di Gemona del Friuli, sfileranno carri e gruppi mascherati provenienti da: Buja, Grions, Maniago, Treppo Grande, Vajont, Colloredo di Prato, Gemona del Friuli, Prepotto, Romans d’Isonzo, Staranzano.

    Scopri di più sull’evento QUI


    Grazie alla Pro Glemona, all’Amministrazione Comunale e ai tanti amici della storica associazione rivivrà dunque una vecchia e gloriosa tradizione che dall’inizio del secolo scorso è sempre stata molto cara ai gemonesi.

    Testi e immagini:
    Dut un carnevâl i caroselli mascherati a Gemona
    a cura di Luciano Vale – testi di Carlo Alberto Sindici
    Circolo Filatelico Numismatico Gemonese